Purtroppo nel nostro Paese si verificano con preoccupante frequenza fatti di malasanità, alcuni dei quali talmente eclatanti da balzare all’”onore” della cronaca su giornali e Tv ma molti altri approdano nelle aule dei Tribunali senza risonanza mediatica. Chi ritiene di aver subito danni nel corso di cure ospedaliere può promuovere un’azione legale ma per fare questo occorrono dati ufficiali che sono supportati da quanto risultante dalla cartella clinica che contiene tutto ciò che è stato fatto o viceversa, che non è stato fatto.
Ciascuno ha diritto di richiedere copia della cartella clinica riferita al ricovero ospedaliero ma talvolta i tempi di rilascio di questo documento sono prolungati, specialmente quando vi è consapevolezza da parte dell’Ente sanitario che qualcosa di anomalo è realmente accaduto.
Ora, però, una Legge tende ad agevolare il paziente o chi per lui sotto questo aspetto: la Legge sulla responsabilità sanitaria, all’art. 4 determina che la cartella sanitaria deve essere messa a disposizione del richiedente entro sette giorni dalla data della richiesta. Solo se esistono problemi oggettivi il termine può essere posticipato a 30 giorni, come può essere il caso di opposizioni da terzi interessati l’esame delle quali difficilmente può esperirsi in un termine stretto di sette giorni.